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POLITICA

Russia-Ucraina, Biden ammonisce: la minaccia di una invasione è ancora “molto elevata”

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UCRAINA – Torna a salire la tensione tra Ucraina e Russia. Il presidente Usa Joe Biden ritiene che la minaccia di un’invasione russa dell’Ucraina sia “molto elevata”. Il presidente americano ha detto che Mosca sta muovendo le sue truppe e potrebbe essere impegnata in una operazione “false flag”, per creare il pretesto per intervenire. “Tutte le indicazioni sono che si stanno preparando ad entrare in Ucraina, ad attaccare l’Ucraina”, ha aggiunto il presidente. “La mia sensazione è che questo avverrà nel giro di diversi giorni”, ha detto ancora Biden, sottolineando di non avere ancora letto la lettera inviata da Mosca in risposta alle proposte Usa. E affermando di non aver “in programma di parlare con Putin”. Riguardo poi all’intervento oggi al Palazzo di Vetro di Antony Blinken, Biden ha detto che il segretario di Stato presenterà un percorso per una soluzione diplomatica, ribadendo che “questo percorso esiste”.

Secondo l’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, “le prove sul terreno sono che la Russia si muove verso un’imminente invasione”. “Il nostro obiettivo è trasmettere la gravità della situazione”, ha detto, spiegando che è stato deciso, all’ultimo minuto, che oggi fosse il segretario di Stato, Antony Blinken, ad intervenire al Consiglio di Sicurezza perché “questo è un momento cruciale”. Gli Stati Uniti stanno facendo “tutto il possibile per impedire la guerra”, ha continuato la diplomatica americana.

Politica

Meloni è la Premier con più spazio nei telegiornali Rai: superati Conte e Draghi.

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Meloni è prima, nei primi 14 mesi di Governo, in quanto a Presidente del Consiglio dei Ministri con più spazio nei telegiornali Rai.
Con una media di 376,1 minuti, è davanti al secondo Governo Conte (350,6′), al primo Governo Conte (286′) e a Draghi (264,1).

L’analisi sui dati mensili è stata condotta dall‘Osservatorio di Pavia.

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Caivano

Caivano, Ciciliano: “Nelle prossime settimane partiranno i lavori per il nuovo Teatro”

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Dureranno venti giorni, i lavori di demolizione dell’ex Teatro Arte di Caivano. Iniziati lunedì 13 maggio, prevedono la completa bonifica dell’area con il conseguente conferimento dei detriti in discarica. La demolizione si è resa necessaria a seguito degli atti vandalici che la struttura ha subito negli scorsi anni. Una di queste, la manomissione all’impianto idrico, ha portato il completo allagamento dei sotterranei della struttura e il deterioramento delle fondamenta del teatro. Ciò ha provocato un grave problema di instabilità e di tenuta dell’immobile. Dopo una accurata perizia tecnica, commissionata dal Genio Militare dell’Esercito Italiano, si è deciso di procedere con la demolizione e la conseguente ricostruzione. Al termine di questa fase infatti, partiranno i lavori che consentiranno di erigere una nuova struttura, innovativa, che ospiterà non solo eventi artistici ma anche attività culturali per la comunità di Caivano.

“Oltre al teatro, che potrà contenere più di 500 persone, la nuova struttura prevede la riqualificazione dell’anfiteatro esterno, di circa mille posti, con la costruzione di una copertura meccanica che, in caso di maltempo, fornirà riparo al pubblico. Inoltre, nella zona circostante, prevediamo la realizzazione di diverse sale per il canto, la recitazione, la danza e la musica. Nel Nuovo Polo Culturale ci sarà spazio anche per una biblioteca multimediale e un’area museale” dichiara il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano.

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POLITICA

Europee 2024: il silenzio elettorale scatterà alle 00.00 del 7 giugno

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Il silenzio eletterale scatterà dalla mezzanotte del 7 giugno 2024, in vista delle Europee dell’ 8 e 9 giugno prossimi. E’ il Viminale a specificarlo in una nota ufficiale.

Il silenzio elettorale parte infatti dalla mezzanotte del venerdì quando le elezioni sono di domenica. In questo caso, i seggi apriranno sabato mattina, ma – indica la circolare – il decreto legge numero 7 del 2024 “considera giorno della votazione quello della domenica”. Nel giorno precedente ed in quelli stabiliti per le elezioni, dunque, sono vietati “i comizi, le riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, la nuova affissione di stampati, giornali murali o altri e manifesti di propaganda”.

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